AUTOSTRADE
DEL MARE
CATANIA CENTRO
DEI PORTI D'ITALIA
Due giorni di dibattito su cabotaggio e "vie"
marine al commercio
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Si chiamano "autostrade" del mare, un sistema di collegamento
di merci e passeggeri fra i porti via nave e traghetto, che
rappresenta un'alternativa al trasporto merci su gomma. Di
questo, oltre che della necessità di infrastrutture
fisiche e telematiche, con la opportunità di controllare
gli spazi di stiva disponibili e di effettuare prenotazioni
on line e studiare le direttive del mercato delle merci, si
è parlato nella due giorni del seminario sul tema "Cabotaggio
Adriatico-Jonico: un'opportunità per l'Italia".
All' evento, organizzato dall'Autorità portuale di
Catania e dalla società "Teleporto Adriatico",
su iniziativa delle autorità portuali di tutto l'Adriatico,
hanno partecipato accanto ad esperti ed esponenti dell'impresa
di settore, rappresentanti delle istituzioni. Due giornate
di dibattiti, filmati, contributi grafici sono serviti per
sviluppare le linee generali di un sistema portuale, con il
contributo della telematica, per liberare le strade dai "bisonti",
come ricordato anche da Andrea Costa di "Sviluppo Italia"
e realizzare trasporti con un unico "telepass",
come nelle autostrade terrestri . Ieri mattina, accanto a
Cosimo Indaco, presidente dell'autorità portuale di
Catania e al segretario generale Roberto Nanfitò, a
Claudio Bonicioli, "collega" di Venezia, Francesco
Pedrini, amministratore delegato di "Teleporto Adriatico",
a Gianfranco Previtera, direttore del settore distribuzione
di Ibm Sud Europa, ha partecipato alla sessione finale l'assessore
regionale ai trasporti Domenico Rotella. Sollecitato dai giornalisti,
Rotella ha detto la sua sulle "autostrade del mare".
"E' - ha dichiarato l'assessore- una delle soluzioni.
Non è l'unica" Un progetto ancora tutto da scoprire,
però, almeno per altri due anni. E la Regione cosa
potrà fare? "Una serie di provvedimenti - ha detto
Rotella- andiamo sempre più verso la delegificazione".
La realtà del cabotaggio, ovvero la navigazione che
avviene lungo la stessa linea di costa promette bene. "
Noi abbiamo presentato -ha spiegato Cosimo Indaco - un progetto
unico, informatizzato, modernizzato al massimo dove ci sono
un `gate' di partenza e uno di arrivo italiano, quindi il
Nord si unisce al Sud realmente". Gli obiettivi del piano,
che ha preso avvio dieci anni orsono e conta di svilupparsi
nei prossimi due anni, sono di natura essenzialmente commerciale,
per le opportunità che si aprono in direzione dei mercati
del nord, senza dimenticare gli scopi politici della riduzione
del traffico su gomma.