MENSILE D'INFORMAZIONE E DI SERVIZI - DICEMBRE 2000


A TEATRO

RECENSIONI ed altro...

"MEDIUM" ALLA SALA MAGMA

Si sono concluse alla Sala Magma di Catania le repliche dell'insolita pièce su testi di Maurizio Francabandiera, "Medium", diretta dalla regista catanese Federica Di Bella. La pièce della durata di circa 50' è indubbiamente particolare, insolita, ricalca lo stile del messinese Walter Manfrè e non a caso la Di Bella è stata a lungo la sua aiuto regista ed ha anche interpretato uno dei brani della "Confessione".
"Medium vede coinvolto direttamente il pubblico, che si ritrova non come di solito in platea, ma bensì fa anche lui lo spettacolo, vi partecipa e non può quindi concedersi distrazioni. Circa 18 spettatori vengono fatti sedere, da un aiutante medium, attorno un tavolo, per una seduta spiritica che vuole evocare un bambino morto cadendo in un pozzo. Protagonisti dello spettacolo Antonio Caruso ed i giovani allievi del City Lab realizzato dal Centro Magma Riccardo Carrabino, Sabina Costa, Deborah Mirabella, Massimo Cicero e Massimo Cosentino. Lo spettacolo, incentrato sui rimorsi e sui sensi di colpa, su una funzionale scenografia dove giocano un ruolo essenziale gli specchi dove il pubblico può vedere il proprio e l'altrui imbarazzo, si avvale dell'aiuto regia di Eugenio Arezzo e dei costumi di Maria Grazia Pellegrino. Il progetto portato avanti con abilità dalla giovane regista Federica Di Bella centra l'obiettivo di incatenare e coinvolgere direttamente il pubblico, comunicandogli angosce, sensazioni, frustrazioni inconsce. Lo spettacolo continua quella linea di avanguardia e sperimentazione, perseguita dalla saletta di via Adua diretta da Salvo Nicotra.

"CONVERSAZIONE IN SICILIA"
AL PICCOLO TEATRO

Ad apertura di stagione e per festeggiare i 10 anni nello spazio di via Ciccaglione il Piccolo Teatro di Catania ha inaugurato la stagione di prosa 2000/2001 con lo spettacolo in due tempi "Conversazione in Sicilia" di Elio Vittorini, nella riduzione di Luisa Fiorello. Lo spettacolo, nella rigorosa edizione e regia di Gianni Salvo, punta sul dialogo tra i personaggi ed a tratti la pièce diviene eccessivamente discorsiva e lenta. Vittorini nella sua opera trasmette il messaggio di una Sicilia, di una umanità dolente, di una disperazione che sta nella coscienza degli uomini e che nemmeno il ritorno nella sua terra può cancellare, di un antagonismo nei confronti dell'ordine precostituito, fa una ricognizione del genere umano perduto, di un sentire tipicamente siciliano, di una eterna condizione di sofferenza. In scena nel panni del figlio Silvestro, tornato in Sicilia, un convincente Vittorio Bonaccorso, mentre in quelli della madre Concezione l'ottima Anna Passanisi; completano l'ottimo cast Davide Migliorisi, Tiziana Bellassai, Alessandro Ferrari, Davide Sbrogiò, Federica Bisegna, Carlo Ferreri, Adriano Aiello, Noemi Condorelli, Adriana Fiorenzo, Andrea Sciuto, Francesco Tinnirello. Le musiche sono di Pietro Cavalieri, i costumi di Giuseppe Andolfo e le scene di Oriana Sessa.

"AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA"
AL FESTIVAL POPOLARE

Ricordate il musical di Garinei e Giovannini "Aggiungi un posto a tavola" che spopolò al "Sistina" di Roma nel lontano 1974, grazie alla verve di Johnny Dorelli nei panni del parroco cantante al quale Dio in persona annunciava l'arrivo del secondo diluvio universale? Ebbene in apertura del Festival del teatro popolare al "Metropolitan" di Catania, la compagnia I Siculi, per la regia di Toni Musumeci ha riproposto la trascinante commedia. Lo spettacolo, con la scenografia di Francesca Basile e le coreografie di Barbara Cacciato, regala allo spettatore in oltre due ore di musica, allegria e risate, una favola adatta a tutte le latitudini ed epoche. Sulla scena, nei panni del giovane parroco don Silvestro, al quale viene comunicato via cavo da un informale Padre Eterno l'arrivo del secondo diluvio universale, si destreggia con abilità Riccardo Maria Tarci, spesso tentato nel voler imitare la voce di Dorelli.


Apprezzabili, rispettivamente nei panni dell'innamorata Clementina, del credulone Toto e del sindaco del paese, Valentina Ferrante, Cosimo Coltraro e Giorgio Villa. Completano un cast ben assortito, tra recitazione, musica e balletti, Anna Nicolosi, Giovanna Criscuolo, Fabio Dulzetto e dieci promettenti dancers. La regia di Toni Musumeci da alla commedia, supportata dalle straordinarie musiche di Armando Trovajoli, i giusti ritmi facendola apprezzare dal pubblico che alla fine, sulle note della celebre "Aggiungi un posto a tavola", intonata anche da un Dio con tanto di colomba sul braccio, si rivela prodigo di applausi per i protagonisti di una operazione sicuramente di notevole impegno.

"PINOCCHIO"
AL TEATRO MUSCO

Un Enrico Guarneri convincente in un inedito ruolo ha proposto al "Musco" di Catania "Pinocchio" di Collodi, favola senza tempo ed amata da grandi e piccini. Il regista Ezio Donato ha ripreso una vecchia sceneggiatura di Giuseppe Di Martino confezionando una favola per bambini garbata, divertente, ricca di gag e di messaggi dove spicca l'interpretazione protagonista dell'ex Litterio Enrico Guarneri ottimo e misurato nella maschera universale ed immortale di Pinocchio. La scenografia è di Giuseppe Andolfo, le musiche di Carlo Insolia ed il cast annovera nei vari ruoli Angelo Tosto, Mimmo Mignemi, Francesca Ferro, Evelyn Famà, Raffaella Bella, Gabriele Alagona, Franz Cantalupo, Piero Guarnera, Francesco Guzzo, Fabio Liotta, Tony Lo Presti, Sergio Seminara, Claudio Stracquadano.

"UN AMERICANO A PARIGI"
AL "METROPOLITAN"

Christian De Sica, attore e regista cinematografico amatissimo da tutto il pubblico, ha inaugurato al "Metropolita" di Catania, il XXXII Festival Nazionale del Teatro, in una veste del tutto inedita: protagonista e mattatore del musical sfavillante e coloratissimo "Tributo a George Gershwin, Un americano a Parigi". Affiancato da quattro attori - cantanti (Lorenza Mario, Manuel Frattini, Monica Scattini e Paolo Conticini) e contornato da 16 ballerini guidati dal primo ballerino Orazio Caiti e da un'orchestra di 20 elementi, De Sica, in forma canora smagliante, ha proposto e fatto vivere Gershwin stesso.


Tutti i personaggi dello spettacolo esprimono, attraverso la trama, il divertimento, la gioia di vivere, la felicità di agire in un turbine di musica.
Le coreografie di Franco Miseria, incentrate sul tip tap, creano numeri mozzafiato mentre l'impostazione registica fa in modo di amalgamare recitazione, canto, danza, per ricreare il senso della vita di Gershwin e soprattutto il senso della sua musica.
L'idea è di Harold Troy, l'adattamento di Claudia Poggiani, le musiche di George Gershwin, gli arrangiamenti musicali e direzione d'orchestra di Marco Tiso. Scene di Alessandra Panconi e Leonardo Conte, costumi di Giuseppe Tramontano, regia e coreografie di Franco Miseria per uno spettacolo coinvolgente che ha divertito il pubblico.

 

 


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