SPORT
DISABILI
“IL
JUDO PIU’ ADATTO AI DISABILI SENSORIALI”
Intervista all’allenatore
della Nazionale non vedenti, Augusto Mariotti
Particolarmente adatto ai disabili sensoriali, come i non vedenti
ed i non udenti, così come ai disabili psichici ed ai
ragazzi affetti da sindrome di Down sembra essere il judo. A
tal proposito ecco il parere di Augusto Mariotti, allenatore
della Nazionale non vedenti. "In considerazione delle tipiche
caratteristiche di questo sport e della necessità di
dover usare gli arti superiori ed inferiori - spiega Mariotti
- i non vedenti ne traggono benefici. Grazie alle prese, effettuate
con le mani ed i piedi ed al contatto ripetuto tra atleti, si
riesce a vedere comunque e tenere sotto controllo la situazione.
Il judo favorisce la formazione del carattere ed aiuta i disabili
anche a difendersi nella vita quotidiana. Questa specialità,
se effettuata fin da piccoli, stimola la scioltezza e la coordinazione,
previene le rigidità posturali, molto comuni nei disabili
sedentari e nei bambini Down. Nel caso di non vedenti il judo
insegna a sentirsi più sicuri nei movimenti, ad esplorare,
a confrontarsi con la sensazione di vuoto e a cadere bene, senza
farsi male. Ai ragazzi Down il judo aiuta a capire la disciplina,
fisica e psicologica, oltre che la coordinazione nei movimenti".
Alle Paraolimpiadi di Sidney hanno partecipato i campioni italiani
non vedenti Matteo Ardit, Diego Poli e Giuseppe Mariano. "Nella
vita quotidiana - aggiunge Mariotti - ancora non si riscontrano
molte ostilità da parte della società nei confronti
dei disabili.
In nazioni come la Spagna e la Francia è semplice e persino
invitante far svolgere attività sportiva a buoni livelli
ai ragazzi con handicap, le nostre istituzioni fanno davvero
poco per diffondere la cultura dello sport per i disabili nel
Paese. Le stesse famiglie dei disabili spesso considerano lo
sport all'ultimo posto perchè prese da difficoltà
pratiche per assistere il disabile".