MENSILE D'INFORMAZIONE E DI SERVIZI - NOVEMBRE 2000


L'INCHIESTA

LO STRESS DELLA VITA ATTUALE
E LA NUOVA GENERAZIONE

Analisi sui comportamenti dei giovani che,
a volte, ci sembrano tanto strani

La parola che ormai si sente in giro è sempre la stessa. "Questa società li sta rovinando". Forse è uno sfogo dei genitori, dei parenti, che vedono i loro figli diversi da come li avrebbero voluti. Ebbene basta fare un giro perlustrativo nei luoghi da loro frequentati- parliamo della generazione di giovani d'oggi - dei fantomatici tempi moderni, nei fantastici centri di aggregazione per rendersi conto di come vengano su questi ragazzi e come lo stress si insinui nei loro caratteri, nel loro modus vivendi, del loro linguaggio.
Tutto è codificato, infatti anche il modo di esprimersi, di vestirsi, di frequentare un posto invece che un altro, li porta a distinguersi ed a contrapporsi ad un altro gruppo magari di provenienza sociale diversa. Nascono così, parliamo della generazione catanese i classici figli di papà, con un modo di esprimersi tutto particolare e quelli dei quartieri più periferici che cercano di instaurare un dialogo con i primi con qualche difficoltà per i loro modi un po' strani. Ebbene questi giovani sono assaliti anche loro dallo stress, li troviamo avvelenati dai panini con tomato e maionese, dai pezzi - rumore delle discoteche assordanti, dagli impianti stereofonici che hanno in casa e da tutta una serie di abitudini che una decina d'anni fa sarebbero sembrati pura follia.
La società non è, secondo noi, la colpevole di questo andazzo, la società siamo noi e quindi la costruiamo così come la vogliamo. Quello di dire "la società li sta rovinando" ci pare una sorta di scarica barile, di non voler ammettere le nostre colpe davanti ad una gioventù che si fatica a capire.
Ebbene proprio per saperne di più su questi modi di comportarsi dei giovani ci siamo recati nei loro luoghi d'aggregazione e poi abbiamo anche ascoltato dei genitori e qualche vecchio saggio.
"Non riusciamo a fare le mummie come facevano loro un tempo - sostiene Luana, 16 anni - dicono di non capirci, che siamo stressati, ma poi ci accontentano in ogni cosa, si preoccupano per noi, ci telefonano cento volte al giorno. La nostra epoca è questa e ci piace viverla in discoteca, con gli amici, senza fare nulla di male. E poi chi l'ha detto che siamo sempre stressati e col dente avvelenato?".
"Credo che i genitori saranno uguali in tutte le epoche - aggiunge Marco, 22 anni - ci sono per preoccuparsi e per lamentarsi di noi figli anche se noi sappiamo benissimo come comportarci in tutte le occasione. Ci piace divertirci, sballarci, ed allora il bello dovè?".
Sentiamo adesso cosa ne pensa una coppia di genitori giovani, ma non per questo meno apprensivi.
"Forse quando diventeranno genitori - dichiarano Luigi e Sandra di 42 e 41anni - anche loro capiranno quello che proviamo noi quando li vediamo tornare a casa alle 5 di domenica mattina o sentiamo che stanno andando in vacanza con amici sconosciuti. Penso che il preoccuparsi sia una cosa naturale e poi quando li vediamo, a volte, così nervosi non sappiamo a che pensare".

 


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