SPORT - L'INTERVISTA A..
Anno 13 Numero 2 - dal 13 al 30 Aprile 2001
 
 


 
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"Nel calcio di oggi c'è troppa esasperazione"

Uno dei pochi confermati nella squadra di Gaucci

Valeriano Recchi, difensore centrale, è nato a Roma il 18/3/1970. Recchi è arrivato tra i professionisti a ventisei anni, dimostrando di possedere grandi doti calcistiche e caratteriali. È stato uno dei pochi confermati nel nuovo Catania dell'era Gaucci. Abbiamo incontrato il difensore centrale, per conoscere da vicino la sua storia, la sua vita e le sue passioni. È un ragazzo schietto, sincero e soprattutto mai banale.
Come si trova a Catania?
Direi abbastanza bene. Faccio una vita molto tranquilla ed ho un ottimo rapporto con i tifosi e con gli abitanti. Stare qui mi piace per il clima e per il mare .
Segue altri sport oltre al calcio?
Mi piace guardare in televisione le gare di basket. Da quest'anno seguo anche il rugby. È uno sport che re gaia molte emozioni soprattutto ora che la nostra nazionale è diventata più competitiva.
Cosa cambierebbe nel calcio di oggi?
Non mi piacciono affatto le troppe chiacchiere che si fanno. Ormai questo sport vive di troppe opinioni sulla carta stampata ed in tv che finiscono spesso per esasperare gli animi. Il calcio deve essere vissuto come uno sport ed invece c'è troppa esasperazione anche da parte dei mass media che per tutta la settimana non fanno altro che alimentare le tensioni.
Ha qualche hobby in particolare?
Ascolto tanta musica. Soprattutto il rock. Per il resto adoro leggere dei buoni libri, gialli o romanzi e alcune volte, quando posso, vado al cinema.
Quale genere di film preferisce?
Vedo volentieri i bei film. Non ho un genere preferito, l'importante è che si tratti di trame mai scontate e banali.
Crede in Dio?
Penso che esista qualcosa, ma non sono molto praticante ed in Chiesa vado pochissimo. Molte persone però si rivolgono a Dio solo nei momenti di bisogno. Secondo me un vero credente deve sempre dimostrarlo.
Chi butterebbe giù dalla torre tra Nesta, Cannavaro e Maldini?
Li terrei tutti perché sono tre grandi campioni. Dovendo scegliere dico Nesta solo perché io sono tifoso della Roma.
Vorrebbe fare un augurio a qualcuno?
Lo farei volentieri alla città e ai nostri tifosi. I supporter rossazzurri sono davvero unici, ci seguono ovunque e ci incoraggiano ogni domenica. Meritano di avere grosse soddisfazioni e già da quest’anno speriamo di regalare loro qualcosa di importante .

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