Diminuiscono
omicidi, scippi, reati contro l'economia, aumentano, in città,
le denunce contro le estorsioni, ma calano nel resto provincia,
in cui resta da risolvere il problema della sicurezza nelle
campagne, mentre, in generale, resta aperta la rilevante questione
della devianza minorile, con arresti in aumento costante. Queste
le luci ed ombre del rapporto sullo stato della sicurezza
in provincia nel 2000, presentato a Palazzo Minoriti, dal Prefetto
Alberto Di Pace. Una provincia - ha detto il Prefetto
- che non ha ancora risolto tutti i suoi problemi di sicurezza,
ma che ha fatto registrare importanti segnali positivi e svolte
significative.
Le
notizie positive arrivano dalla caduta verticale del numero
degli omicidi che fra il ‘99 e il 2000 è ulteriormente sceso
da 30 a 19, dopo l'epoca dei cento morti ammazzati all'anno
e dall'azione della neonata squadra antiscippo che, dopo
l'aumento del 2000 ha fatto registrare una netta inversione
di tendenza con la riduzione degli scippi di circa il 70% in
meno di un mese. Buone nuove anche per i reati contro
l'economia, dalle truffe al riciclaggio, con una diminuzione
del 64% rispetto al '99, così come per le denunce contro il
pizzo, aumentate del 24,7%, ma per le quali, fronte di una
crescita del 63,5% registrato nel capoluogo, è stata accertata
una diminuzione nel resto della provincia. Per le vittime sono
però arrivati maggiori risarcimenti, passati da 46 milioni nel
'99 ad oltre seicento nel 2000.
L'emergenza
rimane, invece, sul fronte della microcriminalità e della sicurezza
nelle campagne. Gli arresti di minori -ha precisato il
Prefetto- si mantengono a livelli molto elevati, il 5,87%
nel '99 e il 6,63 nel 2000 sul totale degli arresti. Nel
1999 sono stati 205 i minori arrestati in tutta la provincia,
mentre l'anno successivo si è arrivati a 229. Il rapporto indica
la necessità di interventi di politica sociale, dal contenimento
dell'abbandono scolastico al risanamento ambientale nei quartieri
a rischio. Un disagio profondo, quindi, come quello delle
aree agricole, sottolineato dal Presidente della Provincia di
Catania Nello Musumeci.
Per
queste aree è stata annunciata un'attenzione particolare, ma
secondo il presidente Musumeci finora è marginale l'attenzione
verso le campagne, che sono in mano ai briganti, alla delinquenza,
agli estortori, malgrado lo sforzo dei carabinieri, che sono
pochi e hanno pochi mezzi. Chiedo che il governo centrale possa
finalmente adottare tutte le misure perché dalle parole si passi
ai fatti.