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Anno 13 Numero 2 - dal 13 al 30 Aprile 2001
 
 


 
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Sempre vivo l’allarme “Baby-killer”

I dati della relazione prefettizia in provincia, meno omicidi più devianza minorile

Diminuiscono omicidi, scippi, reati contro l'economia, aumentano, in città, le denunce contro le estorsioni, ma calano nel resto provincia, in cui resta da risolvere il problema della sicurezza nelle campagne, mentre, in generale, resta aperta la rilevante questione della devianza minorile, con arresti in aumento costante. Queste le luci ed ombre del rapporto sullo stato della sicurezza in provincia nel 2000, presentato a Palazzo Minoriti, dal Prefetto Alberto Di Pace. Una provincia - ha detto il Prefetto - che non ha ancora risolto tutti i suoi problemi di sicurezza, ma che ha fatto registrare importanti segnali positivi e svolte significative.
Le notizie positive arrivano dalla caduta verticale del numero degli omicidi che fra il ‘99 e il 2000 è ulteriormente sceso da 30 a 19, dopo l'epoca dei cento morti ammazzati all'anno e dall'azione della neonata squadra antiscippo che, dopo l'aumento del 2000 ha fatto registrare una netta inversione di tendenza con la riduzione degli scippi di circa il 70% in meno di un mese. Buone nuove anche per i reati contro l'economia, dalle truffe al riciclaggio, con una diminuzione del 64% rispetto al '99, così come per le denunce contro il pizzo, aumentate del 24,7%, ma per le quali, fronte di una crescita del 63,5% registrato nel capoluogo, è stata accertata una diminuzione nel resto della provincia. Per le vittime sono però arrivati maggiori risarcimenti, passati da 46 milioni nel '99 ad oltre seicento nel 2000.
L'emergenza rimane, invece, sul fronte della microcriminalità e della sicurezza nelle campagne. Gli arresti di minori -ha precisato il Prefetto- si mantengono a livelli molto elevati, il 5,87% nel '99 e il 6,63 nel 2000 sul totale degli arresti. Nel 1999 sono stati 205 i minori arrestati in tutta la provincia, mentre l'anno successivo si è arrivati a 229. Il rapporto indica la necessità di interventi di politica sociale, dal contenimento dell'abbandono scolastico al risanamento ambientale nei quartieri a rischio. Un disagio profondo, quindi, come quello delle aree agricole, sottolineato dal Presidente della Provincia di Catania Nello Musumeci.
Per queste aree è stata annunciata un'attenzione particolare, ma secondo il presidente Musumeci finora è marginale l'attenzione verso le campagne, che sono in mano ai briganti, alla delinquenza, agli estortori, malgrado lo sforzo dei carabinieri, che sono pochi e hanno pochi mezzi. Chiedo che il governo centrale possa finalmente adottare tutte le misure perché dalle parole si passi ai fatti.

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