Si sono concluse lo scorso mercoledì le repliche al Palacatania
dello spettacolo "Prove per un recital"
che ha visto protagonista il grande Gigi Proietti, accompagnato
sul palco da una valida orchestra di ben 8 elementi. Il
recital, che ha registrato negli otto giorni di programmazione
quasi sempre il tutto esaurito, è stato proposto
nell'ambito della stagione di prosa dello Stabile di Catania.
"Prove per un recital" ha la medesima struttura
dello spettacolo "A me gli occhi, please", ideato
nel 1976 con Roberto Lerici e non può definirsi una
pièce teatrale, ma un mix di generi, un viaggio nello
spettacolo insieme con lo spettatore che viene coinvolto
nei giochi canori del protagonista, un Proietti sempre straordinario
che non smentisce la sua fama. Vengono fuori personaggi
quali Pietro Ammicca o Toto nell'applaudito bis, canzoni
da "New New York" a "O sole mio", brani
recitati e parodie di attori. Insomma un contenitore di
emozioni, di risate in compagnia di uno dei più versatili
mattatori della scena italiana, pronto da marzo a tornare
in tv con l'amato personaggio del maresciallo Rocca.
La pièce, adesso riveduta e corretta, si presenta
con il titolo "Prove per un recital, ma non è
cambiato nulla, infatti continua a incantare il pubblico,
grazie alla verve, alla bravura, alla simpatia di Proietti.
Sempre per lo Stabile al "Verga" continuano sino
al 26 febbraio le repliche de "Gli anni perduti",
riduzione teatrale di Margherita Verdirame dal romanzo di
Vitaliano Brancati.
Lo spettacolo, ambientato nella Catania
_ Natàca degli anni Trenta, narra di un gruppo di
amici che vivono nella noia di una immobile città
provinciale dove il tempo è scandito da alcuni puntuali
rituali, dagli amori, dalle passeggiate, dalle fantasie
erotiche, dagli scherzi, dalle coccole delle mamme. E nemmeno
la folle idea dello straniero Buscaino di costruire una
torre panoramica, riuscirà a strapparli dal loro
destino nella città ai piedi dell'Etna. Walter Pagliaro,
in cabina regia, non sempre riesce a dare vivacità
allo spettacolo, le scene sono di Giovanni Carluccio, i
costumi di Alberto Verso, le musiche dal vivo di Germano
Mazzocchetti. Nel cast ricordiamo Edoardo Siravo nei ruolo
del bizzarro Buscaino, Ieana Rigano nei deliziosi panni
delle madri premurose dei giovani amici, David Coco, Filippo
Brazza, Giovanni Argante, Francesco Guzzo, Angelo Tosto
(gli amici), Fulvio D'Angelo (nel doppio ruolo dei folli
prof. Neri e duca Villadori) e Santo Santonocito ( Enzo
Neri). Completano il cast Serena Mazzone, Mimmo Mignemi
(ottima la caratterizzazione del messo comunale), Giovanna
Centamore, Doriana La Fauci, Cinzia Finocchiaro. Spettacolo
d'impegno, con riferimenti e tratti cinematografici che
però, ripetiamo, non sempre riesce a catturare l'attenzione
del pubblico, soprattutto per il plot brancatiano e l'eccessiva
durata della pièce.
Maurizio Giordano
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