Continuano sino al prossimo 25 marzo le repliche al teatro Musco,
nell'ambito della stagione di prosa 2000 _ 2001 dello Stabile
di Catania, della farsa di Eduardo Scarpetta "O Scarfalietto"
(Lo scaldaletto) proposta dalla compagnia dello "Stabile"
nel libero adattamento di Eduardo De Filippo.
La regia di Armando Pugliese, in collaborazione con Federico
Magnano San Lio, ha proposto una edizione della farsa scarpettiana
che non ha convinto in pieno. "O scarfalietto",
già ricavato dalla pochade francese «La boule»
di Meilhac e Halévy e mediato attraverso l'adattamento
di Eduardo De Filippo, lascia infatti a desiderare in quanto
l'operazione e le trovate create durante lo spettacolo non
sempre suscitano le risate del pubblico, anzi a volte appaiono
eccessive o fuori luogo. La commedia scorre sul rapporto
conflittuale d'una coppia di coniugi, su una serie di equivoci
e di incomprensioni, con uno scaldaletto rotto fra le lenzuola,
che provoca continui litigi, con il conseguente ricorso
agli avvocati per istruire la causa di separazione.
Nello spettacolo, che si avvale delle scene di Andrea Taddei,
dei costumi di Silvio Polidori e delle musiche di Nicola
Piovani, ci sono gli elementi tipici della pochade francese
che calati nell'ambiente siciliano, diventano farsa in vernacolo
e mix di equivoci e di paradossi.
La farsa scorre, fra l'interno di casa Sciosciammocca, in
stile filodrammatica del primo tempo, il teatro di varietà
con un gruppo di scalcinati ballerini in prova dietro le
quinte e l'aula di tribunale che ricorda la martogliana
"Civitoti in Pretura", regalando battute e risate
grazie al il giovane napoletano Ernesto Lama che veste i
panni di un divertente avvocato Raganelli e si produce in
scoppiettanti creazioni verbali. Protagonista, nei panni
di un Felice Sciosciammocca alla don Procopio Ballaccheri,
è Pippo Pattavina che duetta con Mariella Lo Giudice
(l'isterica moglie) e con gli altri personaggi che danno
vita alla farsa scarpettiana.
Sulla scena riscuotono gli applausi del pubblico anche Camillo
Mascolino, (il cameriere Michele Pascone), Emanuele Puglia
(l'avvocato Saponetti), Agostino Zumbo (che disegna un particolare
Gaetano Papocchia), Carmela Buffa Calleo (la moglie di Papocchia),
Bruno Torrisi (il maestro Boris Profofieff), Leonardo Marino
(il presidente del Tribunale). Nel cast anche Rossana Bonafede,
Berta Ceglie, Pasquale Platania, Egle Doria, Giampaolo Romania,
Ersilia Saverino, Enzo Campailla.
"Si tratta di un copione _ spiega nel programma
di sala il regista Armando Pugliese - che si arricchisce
delle continue invenzioni degli attori ed è per questo
che si avvicina alla tradizione della nostra commedia dell'arte,
offrendo la possibilità a tutti gli interpreti di
esprimere la propria creatività".
Maurizio Giordano
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